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Falerone è una piccola città con una storia affascinante che affonda le sue radici nell'età augustea. Fu un centro di notevole importanza fino al IV secolo d.C. Il suo stemma, raffigurante un'armatura medievale, evoca il dominio locale della Signoria dei feudatari sassoni. Questi eredi di un popolo bellicoso e votato alla guerra governarono su 30 castelli nella media-alta Val di Tenna, facendo di Falerone la loro capitale.
All'interno dello stemma compare anche uno scudo sannitico, con una banda rossa su sfondo blu e l'iscrizione S.P.Q.F., che ricorda la grandezza e lo splendore della città romana di Falerio Picenus. Questa città sorse nel comune nel 29 a.C. e non era inferiore, in termini di importanza, alla vicina città di Fermo.
La nostra pedalata ci condurrà attraverso un contesto magnifico, dove storia e natura continuano a stupire i visitatori con la loro bellezza. Percorreremo la strada che, in lieve discesa, collega Falerone a Monte Vidon Corrado, per poi scendere verso il fiume Tenna. Successivamente, la nostra destinazione sarà il Borgo Antico di Belmonte Piceno, un luogo molto amato dagli appassionati di ciclismo. Da qui, scenderemo ulteriormente verso Servigliano, conosciuta come la "Città della Memoria" a causa del campo di prigionia costruito nel 1915 e oggi trasformato in un museo.
Dopo una visita interessante, riprenderemo la pedalata, passando per il Teatro Romano di Falerone e attraversando alcune piccole abbazie risalenti all'epoca longobarda. Un primo convento di monaci sorgeva nella contrada delle Piagge, vicino a un'antica chiesa longobarda dedicata a San Giovanni (oggi distrutta). Poco distante si trova la millenaria Chiesa di San Paolino, anch'essa di epoca longobarda. Sarà sufficiente affrontare gli ultimi chilometri di salita e saremo nuovamente a Falerone, dove concluderemo la nostra affascinante e storica pedalata.
L'itinerario cicloturistico proposto è stato realizzato da MarcheBikeLife.
Nessuna responsabilità potrà essere imputata a Noi Marche o all’autore dell’itinerario in caso di danni di qualsiasi natura a cose e/o persone, subite o causate nell’intraprendere gli itinerari proposti senza la presenza di un guida cicloturistica.