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L'itinerario Le Vie dell'Acqua è un affascinante percorso cicloturistico che si snoda attraverso le storiche fonti di Petriolo, un luogo di grande rilevanza naturalistica e culturale. Questo itinerario consente ai cicloturisti di immergersi nella bellezza del paesaggio, pedalando lungo una strada panoramica che attraversa le fonti storiche, celebri fin dall'antichità per le loro acque naturali.
Lungo il percorso, si possono ammirare le antiche fonti che hanno da sempre rappresentato un punto di riferimento per il benessere e la cultura locale.
Le fonti sono:
Fonte delle Acque Solfuree
Le acque della sorgente, conosciute almeno dal XVI secolo, sono canalizzate per mezzo di un bottino alla fontana. I contadini del luogo raccontano che la comunità usufruiva dell’acqua solfurea per lavarsi e curare irritazioni cutanee. In passato, funzionò anche come vera e propria terma, conosciuta ai più per i poteri miracolosi della sua acqua. Nel corso dell’Ottocento il sacerdote Gaspare Latini analizzò le acque e ne pubblicò gli effetti terapeutici, rendendoli noti anche al settore medico. Quando nel 1881 e nel 1882 il Comune di Petriolo partecipò alle Esposizioni di Firenze e Londra, presentò proprio un campione delle sue acque solfuree. La fonte e gli spazi circostanti sono stati oggetto di lavori nel corso del 2024 finanziati dai fondi derivanti dal Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - M19.2.A.7.6.A Interventi di restauro e recupero funzionale beni culturali di proprietà pubblica per attività di servizio e valorizzazione in chiave turistica – GAL Sibilla– La Bellezza in Biciletta.
Il lavatoio cittadino di Fonte Incarcerata
Il lavatoio è stato edificato intorno alla fine del 1800, a servizio della comunità petriolese, poiché facilmente raggiungibile dal centro del paese, situato immediatamente sopra. Nel periodo di costruzione, nel comune si stava smantellando il vecchio cimitero, che si trovava nelle immediate vicinanze dell’attuale Sacrario dei Caduti. I mattoni di recupero furono utilizzati per la realizzazione delle parti strutturali in muratura del lavatoio stesso. Alla provenienza dei mattoni è legata una leggenda popolare: si narra che le donne del paese, credendo il luogo infestato, avessero timore a recarsi al lavatoio nelle ore serali.Il lavatoio è stato utilizzato fino al 1990 circa, poi lasciato in stato di abbandono e integralmente restaurato nel corso del 2024 con i Fondi derivanti dal Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - M19.2.A.7.6.A Interventi di restauro e recupero funzionale beni culturali di proprietà pubblica per attività di servizio e valorizzazione in chiave turistica – GAL Sibilla – La Bellezza in Biciletta.
Fonte Bona
Il periodo di edificazione di Fonte Bona è incerto ma presumibilmente è stata la prima fonte pubblica ad essere utilizzata dalla comunità residente. Le donne del paese riempivano le giare e, dalla campagna, portavano l’acqua verso le proprie case. Tale fonte era fondamentale nell’economia della popolazione, tanto da meritare una speciale attenzione da parte del Consiglio della Comunità che, nel 1657, sancisce alcune regole per l’uso delle acque, vietandone l’utilizzo diretto per l’abbeveramento del bestiame e per il primo lavaggio di panni ed erbe.Il nome della fonte deriva dall’acqua che purtroppo, intorno al XVIII secolo, iniziò ad intorpidirsi a causa dello smottamento delle rocce circostanti. Fu proprio la comunità di Petriolo a intervenire affinché la fonte venisse ripristinata. L’intera contrada circostante prende il nome della preziosa fonte. Nei secoli la fonte è stata soggetta a diversi interventi di risistemazione e in uno di questi l’acqua è stata convogliata, direttamente, in una cisterna al di sotto della pavimentazione antistante la fonte, tutt’oggi importante punto di approvvigionamento per gli agricoltori della zona. La fonte e gli spazi circostanti sono stati oggetto di lavori nel corso del 2024 con i Fondi derivanti dal Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - M19.2.A.7.6.A Interventi di restauro e recupero funzionale beni culturali di proprietà pubblica per attività di servizio e valorizzazione in chiave turistica – GAL Sibilla – La Bellezza in Biciletta.